Il tour prosegue, ma per una volta ci concentriamo sulle vicissitudini di chi la band l’accompagna soltanto. È ora che anche il banchettaro si prenda il proprio spazio!
Se avete perso il filo, QUA c’è il riassuntone di tutti gli episodi fin qui pubblicati.
[Consiglio di lettura per chi usa lo smartphone: scaricate l’APP di Substack e provate a girare lo schermo in orizzontale e a cliccare sulla prima vignetta. L’immagine verrà visualizzata a tutto schermo e potrete fare swipe da una striscia a quella successiva]
Davvero non credevo di riuscire a sfornare il nuovo episodio in così poco tempo! Le scadenze non sono fatte per essere rispettate, figuriamoci anticipate. A questo punto mi tengo comunque largo e indico fine giugno come obiettivo per il prossimo (come indicazione apotropaica, speriamo sia prima, magari metà mese). Non state fremendo nell’attesa di scoprire come va a finire la storia dei Recordi?! Io sì.
TEASER: l’amore in tour. Quello che si dice, o magari si fa.
Off the record è un progetto che porto avanti per passione, e continuerà a essere gratuito, ma se volete alimentarla concretamente, la mia passione, fate cosa gradita.
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La playlist di Off the record su Spotify la ascoltate QUA (mi raccomando di non ascoltarla random, che è stata pensata secondo un certo ordine). Magari un giorno la cambio, o ne aggiungo un’altra. Magari no.
OUT OF THE MEMORY BOX
[Non è una mia foto, questa volta, ma la locandina ripescata da Enzo Baruffaldi aka Polaroid del concerto dei Radio Dept. al Covo, giusto vent’anni fa (concerto che si sbattè a organizzare e promuovere, per altro). Che poi, a me, i Radio Dept. non è che facessero chissà che impazzire, ma intorno a quel concerto si sviluppò un’energia che avrebbe poi segnato tutto quel periodo. Giusto due mesi prima, tra l’altro, sempre al Covo suonarono i Franz Ferdinand, nella loro prima data italiana, durante l’Homesleep Winter Festival (sì, c’ero, ma non feci manco una foto. Quando si dice “pic or it didn’t happen”…). E insomma, vero che è difficile storicizzare in maniera oggettiva, ma per me il 2004 è l’inizio della golden age dell’indie. O forse solo della mia golden age, ma questo sarà materia di un altro fumetto in futuro. Un fumetto tutto diverso. Fine dello sproloquio.]
SPECIALE INTERVISTA AL SOTTOSCRITTO
Mi ero dimenticato di segnalarvi che mi hanno fatto un’intervista a proposito di Off the record, ma che poi tracima in tutto il resto (qualunque cosa significhi). La trovate su Nootempo.net, e l’ha realizzata Martino Vesentini, che ringrazio. Se poi siete appassionati di rap italiano old school, dovreste DECISAMENTE seguire il profilo IG di Martino, che ripesca live, freestyle, comparsate televisive e altro raro materiale d’archivio (con una certa predilezione per Neffa e i Sangue Misto, ma non sarò io a lamentarmi di questa scelta editoriale).
SPECIALE SALONE DEL LIBRO DI TORINO
Questa settimana Torino è tutta un fermento per il SalTO! Io sarò impegnato ufficialmente in due incontri:
- venerdì 10 maggio, alle ore 16, presso la Sala Lingua Madre nel Padiglione Oval, farò un po’ di domande a Nicolas Mahler, autore di “A tutto Kafka” (Edizioni Clichy), un’atipica biografia dello scrittore boemo, che alterna i testi dello scrittore con vignette e commenti ironici;
- sempre venerdì 10 maggio, ma alle ore 18.30, presso la Sala del Fumetto nel Padiglione 1, prenderò parte all’incontri di presentazione de La Revue Dessinée Italia, per cui ho disegnato l’inchiesta “Il sesso debole” (scritta da Federico Vergari) pubblicata nel numero 8.
Per il resto mi trovate in giro ad assistere ad altri incontri e a bazzicare gli stand (sarò ogni tanto reperibile per fare qualche disegno proprio presso lo stand de
SPECIALE TENNIS ITALIANO
È appena uscito in edicola il nuovo numero de Il Tennis Italiano (la rivista di tennis più antica del mondo, eh), dentro ci trovate la mia rubrica a fumetti “Vagavo per i campi del tennis (come vi ero arrivato chissà)”, in cui racconto il tennis davvero epico, quello dei quarta categoria, anzi, quello dei non classificati, insomma i peggio amatori (tipo il sottoscritto).
E anche per questa volta, that’s all, folks!